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Immagine del redattoreDr. David Della Morte Canosci

Aggiornamento: 30 set 2022

Il termine chakra, in sanscrito, significa “ruota” o “cerchio”, ed è spesso utilizzato per rappresentare i centri energetici del nostro corpo, che hanno il compito di ricevere e poi distribuire la nostra energia vitale.


donna e uomo che usano i chakra a Palazzo Fiuggi

Secondo la religione induista, i chakra principali sono 7 ed ognuno è dotato di caratteristiche specifiche e si associa a determinate emozioni, sensazioni e funzionalità (sia mentali che spirituali). Inoltre ognuno di questi chakra occupa una posizione specifica all’interno del corpo, a cui è associata una specifica ghiandola endocrina, che ha il compito di rilasciare gli ormoni e la cui funzionalità viene spesso compromessa dai livelli eccessivi di stress a cui sottoponiamo il nostro organismo.

Per raggiungere uno stato di benessere completo, dobbiamo lavorare su tutti gli aspetti che caratterizzano il nostro corpo e la nostra mente. Conoscendo il funzionamento dei chakra, è possibile quindi comprendere i nostri squilibri energetici e ristabilire un corretto funzionamento psico-fisico. E lo yoga ci può aiutare!

YOGA E BENESSERE


Secondo la teoria dello yoga, gli esseri umani sono generati da due componenti: un corpo fisico, visibile, ed uno energetico, invisibile e che regola l’attività mentale e spirituale. Questo “secondo” corpo è costituito da una forma di energia vitale che prende il nome di “prana”.

Il prana fluisce in tutto il nostro corpo attraverso speciali canali energetici chiamati “nadi”. Questi canali sono molto numerosi (circa 72.000) e vengono raggruppati in 3 categorie principali: Sumshumna, Ida e Pingala.


Sumshumna è la nadi principale e comincia il suo percorso alla base della spina dorsale, terminando sulla sommità della testa. Ida e Pingala sono invece nadi secondarie: partono anch’esse dalla base della colonna vertebrale per poi però proseguire in senso spirale lungo la colonna vertebrale, fino ad arrivare al sesto chakra: Ajna (il terzo occhio).


Praticare yoga è fondamentale per risvegliare dentro di noi l’energia che risiede alla base della colonna vertebrale (culla del primo chakra) per poi farla risalire lungo il nostro corpo. Questa energia prende il nome di “kundalini” e ha lo scopo di riportare i singoli chakra al loro funzionamento regolare, riparando i danni causati dalla paura, dall’ansia e dallo stress quotidiano.



maestra e allieva di yoga Palazzo Fiuggi


I TUOI CHAKRA SONO BLOCCATI?


Se stiamo vivendo un periodo stressante e ci sentiamo stanchi e appesantiti dalla routine quotidiana, allora è molto probabile che i nostri chakra si siano bloccati. Il nostro compito è individuare quali chakra non funzionano correttamente e riportarli correttamente al loro equilibrio per mezzo della pratica yoga.


Ecco una lista dei 7 chakra e di come si presentano i vari blocchi emotivi associati ad ognuno di essi:


Primo chakra: Mūlādhāra.

Si trova nel perineo. Esso ci mette in contatto con la Terra, ci fornisce energia vitale e fiducia in noi stessi. Se in questo periodo avverti sensazioni di paura, allora è molto probabile che il blocco si trovi a questo livello. Un indebolimento del primo chakra è associato spesso a stanchezza fisica, mancanza di forza, problemi intestinali, incapacità di imporsi, scarsa voglia di vivere e difficoltà a prendere decisioni per paura di non farcela.


Secondo chakra: Svādhiṣṭhāna.

Si trova sotto l’ombelico. Il suo compito è quello di regolare la soddisfazione dei bisogni, delle emozioni e della realizzazione creativa. Se in questo periodo avverti sentimenti di colpa, allora è molto probabile che il blocco si trovi a questo livello. Un indebolimento del secondo chakra è spesso associato a problematiche sessuali, disturbi renali, enuresi, difficoltà a provare piacere, tendenza a trattenere le emozioni e incapacità a lasciarsi andare.


Terzo chakra: Maṇipūra.

Si trova nel plesso solare. Ci dona il potere dell’intenzione e regola le nostre azioni. Se in questo periodo avverti frustrazione o vergogna, allora è molto probabile che il blocco si trovi a questo livello. Un indebolimento del terzo chakra è spesso associato a disturbi digestivi, disfunzioni epatiche e biliari, malattie del sistema immunitario, malattie psicosomatiche, ansia, nervosismo e disturbi dell’alimentazione.


Quarto chakra: Anāhata.

Si trova nel cuore. É responsabile del sentimento di profondo amore, dell’ispirazione e delle emozioni positive. Se in questo periodo avverti profondo dolore o stati emotivi affini, allora è molto probabile che il blocco si trovi a questo livello. Un indebolimento del quarto chakra è spesso associato a disturbi cardiovascolari, patologie alle vie respiratorie, iper e ipotensione, dispiaceri affettivi, incapacità di perdonare e mancanza di fiducia.


Quinto chakra: Viśuddha.

Si trova nella gola. Permette di esprimere le proprie opinioni, di comunicare con gli altri ed esprimere la propria vena creativa. Se in questo periodo non vivi con coerenza ciò che pensi con ciò che dici, allora è molto probabile che il blocco si trovi a questo livello. Un indebolimento del quinto chakra è spesso associato a disturbi respiratori, mal di gola, problemi alla bocca e ai denti, difficoltà nella comunicazione e nell’espressione verbale e timore di non essere capiti o di non piacere.


Sesto chakra: Ājñā.

Si trova nel terzo occhio. É responsabile dell'intuizione e della comunicazione con il subconscio. Se in questo periodo stai cercando di fuggire dalla realtà, allora è molto probabile che il blocco si trovi a questo livello. Un indebolimento del sesto chakra è spesso associato a problemi di vista, mal di testa, labirintite, problemi alle vie aeree superiori, difficoltà a realizzare le proprie idee, mancanza di fiducia nelle proprie intuizioni e scarsa forza di volontà.


Settimo chakra: Sahasrāra.

Si trova sulla “fontanella”, nella sommità del capo. Ci permette di percepire l’energia cosmica. Se in questo periodo ti senti dipendente dalle cose terrene, allora è molto probabile che il blocco si trovi a questo livello. Un indebolimento del settimo chakra è spesso associato a mal di testa, fobie, problematiche psichiche, problemi legati alla crescita personale, non riuscire a vedere le cose belle della vita e paura eccessiva della morte.


Per approfondire i professionisti di Palazzo Fiuggi possono affiancarti in questo percorso per il raggiungimento di un benessere più profondo. In un prossimo articolo ti consiglieremo una serie di esercizi pratici di Yoga da applicare per sbloccare efficacemente i tuoi chakra. Iscriviti alla newsletter per rimanere sempre aggiornato!



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Immagine del redattoreArmando Vinci

Aggiornamento: 30 set 2022

Il mal di schiena è un dolore molto comune, che può trovare origine in diverse cause e con esiti che possono essere molto diversi: ma quale ginnastica dà i maggiori benefici a chi soffre di mal di schiena? Scopriamo la ginnastica neuromeccanica.


Considerare il mal di schiena dalla sua comparsa è una forma di prevenzione importante per evitare che il disturbo si cronicizzi e diventi sempre più fastidioso e doloroso: mentre uno stile di vita attivo può ridurne drasticamente la probabilità che si presenti.



uomo e donna che fanno GINNASTICA NEUROMECCANICA

A COS É DOVUTO IL MAL DI SCHIENA


Una postura scorretta può portare a infiammazioni di legamenti, della muscolatura, dei nervi, delle articolazioni o delle strutture ossee, soprattutto se considerata dal punto di vista dinamico, ovvero durante lo svolgimento di attività: dal camminare, all’esercizio fisico. Può tuttavia essere segnale dell’insorgenza di qualche patologia specifica e pertanto non và sottovalutato ma considerato con il proprio medico curante.

Viene altresì considerato un disturbo multifattoriale, ovvero che può avere origine dal concatenarsi di diverse cause, che possono far riferimento quindi alla sfera fisica ma anche psicologica e sociale.


Stress e ansia, infatti, hanno un ruolo importante nell’accumulare tensione, ridurre sia la vascolarizzazione che flessibilità dei muscoli, con dolori che possono comparire sia a livello cervicale che lombare.



DA TENERE A MENTE

In termini generali, come molti tipi di dolore, il mal di schiena ha un valore funzionale e rappresenta un segnale di allarme che il corpo manda alla propria consapevolezza per richiedere un cambiamento nella propria vita quotidiana.

A CHI RIVOLGERSI PER IL MAL DI SCHIENA


Come dicevamo può rappresentare un sintomo che può nascondere l’insorgere di una patologia di competenza medica; pertanto, è bene non sottovalutare il sintomo e farsi visitare dal proprio medico curante, per poter escludere qualcosa di più grave. Sempre il medico curante potrà suggerire un centro specializzato o una visita fisiatrica, ortopedica o della specializzazione più affine alla causa che ha identificato nel tuo singolo caso. Spesso si tratta di una cattiva postura, utilizzata molte ore al giorno, come ad esempio sul luogo di lavoro, in macchina o in altre condizioni di attività pertanto è importante avere una chiara visione propria della postura ottimale da tenere durante la giornata.

Il Movement Lab di Palazzo Fiuggi, ha dedicato un programma proprio per la postura dinamica, ovvero come il corpo si assesta durante l’esecuzione dei movimenti: ma che differenza c’è tra postura statica e dinamica?


LA POSTURA


La postura è comunemente vista come una condizione statica, ovvero la posizione del proprio corpo nello spazio, lo stato dei muscoli (allungati o accorciati), la mobilità dei segmenti, in particolare:

  • colonna vertebrale

  • anche

  • ginocchia

  • caviglie

Questa prospettiva deriva dall'Ortopedia, della Cinesiologia degli anni 50, dei primi approcci alla ginnastica correttiva. Indubbiamente con un valore terapeutico o se vogliamo di "allenamento" per ottimizzare le simmetrie corporee.

Negli ultimi anni, probabilmente dal ventennio passato, il concetto di neuroplasticità, di sistema nervoso centrale e vegetativo, di biofeedback, meccanismi anticipatori, riflessi etc. è stato prepotentemente integrato nel modello biomeccanico, con ripercussioni positive, sia sul concetto di movimento stesso, che di postura.

Il corpo umano diventa cervello-centrico e la postura viene vista come un riflesso delle informazioni sensoriali, trasformate in risposta motoria: postura dinamica.

La chiave di lettura quindi parte dai sensi, comunemente definiti propriocezione e dalle risposte adattative motorie e quindi nel contesto e nell’attività in cui vengono svolti i movimenti.

Un esempio classico è la distorsione di caviglia, che può determinare, se mal riabilitata, uno spostamento dei carichi podalici dal lato opposto all'infortunio, con una asimmetria che può durare anni, se nessuno corregge il disturbo o interferenza sensoria. Molto spesso il trauma passa, si esaurisce, ma la memoria posturale permane.

COSA FARE?


Il Movement Lab di Palazzo Fiuggi, ha un programma dedicato a ripristinare il sistema senso-motorio, per ottenere la migliore risposta muscolare a seguito di qualsiasi stimolo esterno.

Tali stimoli possono essere di diversa natura:

  • sonori;

  • visivi;

  • relativi all'instabilità;

  • di allungamento;

  • di rinforzo muscolare specifico;

  • vibratori;

Essendo l’origine spesso di natura multifattoriale, l’approccio per il suo trattamento deve essere multidisciplinare e quindi il programma del Movement Lab viene integrato con il percorso in SPA, stimolando il sistema nervoso con:

  • SPA Wave;

  • massaggio;

  • crioterapia;

  • osteopatia;

  • riflessologia


GINNASTICA NEUROMECCANICA Palazzo Fiuggi

A Palazzo Fiuggi si potrà dedicare quindi un momento a sè stessi ed alla prevenzione o al trattamento di fastidiosi dolori come il male alla schiena, alla cervicale, alle anche, alle ginocchia o alle caviglie

Scopri di più sul Movement Lab e sui servizi di Palazzo Fiuggi.



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Immagine del redattoreDr. David Della Morte Canosci

Aggiornamento: 30 set 2022

Il caldo, lo stress, un’alimentazione non corretta possono creare le condizioni per problematiche che possono essere molto disagevoli: le infezioni delle vie urinarie. Come prevenire le infezioni alle vie urinarie?

medico e paziente Palazzo Fiuggi

COSA SONO LE INFEZIONI URINARIE?


Le infezioni urinarie sono infezioni a carico delle strutture anatomiche che formano l’apparato urinario, quindi reni, ureteri, vescica e uretra.

Tali infezioni possono essere distinte a seconda della zona specifica che colpiscono:

  • Uretrite, quando l’infezione è limitata all’uretra;

  • Cistite, quando lo stesso processo interessa la vescica;

  • Ureterite, quando l’infezione ha sede in uno degli ureteri (i condotti che uniscono i reni alla vescica);

  • Pielonefrite, quando l’infezione riguarda uno dei due reni.


La principale causa delle infezioni urinarie è un batterio di nome Escherichia coli, che vive normalmente all’interno del nostro tratto gastrointestinale. Quando tale batterio è presente nell'intestino, la sua funzione è quella di regolare la flora batterica, la quale, a sua volta, ha lo scopo di potenziare l’effetto barriera della mucosa intestinale e produrre sostanze antimicrobiche che impediscono l’adesione di patogeni all’epitelio intestinale.


Un’esposizione eccessiva al caldo, indebolisce le difese immunitarie del nostro organismo e l’aumento della sudorazione provoca una costante disidratazione; tutto questo, sommato al fatto che spesso ci capita di non assumere un adeguato quantitativo di acqua durante l’arco della giornata, fa sì che vi sia concentrazione di urine, che vanno ad irritare le mucose e costituiscono un microambiente perfetto per la proliferazione batterica.


CHI É PIU SOGGETO ALLE INFEZIONI URINARIE?


Le infezioni urinarie colpiscono maggiormente le donne, in particolare quelle di età compresa tra i 16 e i 35 anni. Le condizioni che rendono prevalentemente comune nelle donne questo tipo di infezioni sono: l’uretra corta, la particolare vicinanza dell’uretra alla regione anale (che la rende più facilmente soggetta a germi intestinali), l’assenza di secrezioni prostatiche batteriche (più comuni negli uomini), i traumatismi conseguenti ai rapporti sessuali, l’uso di dispositivi anticoncezionali intrauterini (come la spirale o il diaframma) e la gravidanza.

Negli uomini tali infezioni sono più rare in giovane età, mentre diventano più comuni intorno ai 50-60 anni.


IL POTERE CURATIVO DELL'ACQUA TERMALE


Infatti, è risaputo che i trattamenti più indicati per prevenire la cistite prendono in considerazione spesso cure idropiniche con acqua termale. Nel caso delle donne, ad esempio, un ottimo trattamento per riequilibrare la flora batterica locale sono le irrigazioni vaginali con acqua termale sulfurea salsobromoiodica.


Tra i benefici generali dell’acqua termale abbiamo ad esempio:

  • Cura di problemi dermatologici;

  • Equilibrio psicofisico;

  • Azione antinfiammatoria;

  • Vantaggi per le vie respiratorie;

  • Cura dell’udito;

  • Regolazione intestinale.


donna e benefici dell'acqua termale Palazzo Fiuggi

Molti dei programmi di Palazzo Fiuggi, prevedono l'uso dell'acqua terapeutica della sorgente termale di Fiuggi, che ha dimostrato di avere un effetto benefico su una varietà di disturbi e malattie croniche, tra cui disturbi del tratto urinario, cistite, pielonefrite, disturbi metabolici, gotta e artrite. L'acqua di Fiuggi è integrata anche nei nostri programmi di perdita di peso, di esercizio fisico e di equilibrio del corpo.




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